Oggi parliamo del perché ogni ciclista dovrebbe effettuare un’analisi biomeccanica prima di salire in bicicletta e di come questa dev’essere effettuata da uno specialista per migliorare il posizionamento in sella, aumentare la performance e risolvere problemi come: dolori alle ginocchia, dolore alla schiena, alle mani e tutti quei fastidi che si riscontrano quando si pedala.
Non sai cos’è la biomeccanica?
La biomeccanica è una branca della fisica che studia le forze interne ed esterne all’organismo umano durante i movimenti. Ti starai chiedendo, quindi, come mai se ne parla così tanto nel ciclismo? In realtà si parla di biomeccanica in tutti gli sport: in riabilitazione, in medicina e addirittura in robotica.
Nel ciclismo viene applicata con risultati straordinari, proprio perché permette di aumentare la prestazione fisica del 50%, risolvere problemi posturali e prevenire infortuni semplicemente analizzando le forze muscolari e la posizione assunta in bicicletta, corregendole e migliorandola. Quando parliamo di biomeccanica quindi, facciamo riferimento all’applicazione di questi principi al ciclismo.
Chi lavora in ufficio ed assume una posizione di lavoro sbagliata può avvertire dolore agli arti o alla colonna vertebrale. Chi va in bicicletta ed ha una bici non regolata, o inadatta, può riscontrare da subito problematiche articolari e muscolari che si possono tramutare in danni alla salute a breve e lungo termine.
La differenza è che se in ufficio ti accorgi di avere la schiena inarcata, puoi “raddrizzarti” spontaneamente e continuare a fare il tuo lavoro; in bicicletta
quando pedali assumi una posizione fissa
per tutto il tempo senza sapere se è quella giusta per il tuo corpo ed i tuoi muscoli, e non puoi ‘aggiustarti’. Ti accorgi che stai pedalando male quando inizi ad avere: dolore alle ginocchia, mal di schiena, formicolio alle mani (ecc.).
Questo è il campanello d’allarme che ti informa non solo che stai pedalando su una bicicletta non regolata o inadatta, ma che stai sprecando la tua energia sovraccaricando inutilmente i tuoi muscoli mentre potresti usare la metà dell’energia, raggiungere il doppio dei risultati e non avvertire il minimo fastidio: come se stessi pedalando seduto sulla poltrona di casa.
Ti sembra una cosa impossibile? In realtà la postura e le prestazioni vanno a braccetto, quindi se la posizione in bici è corretta, avrai una corretta attivazione muscolare e la forza sprigionata sui pedali sarà massima senza il benchè minimo dolore. Per raggiungere questi risultati c’è una soluzione: la valutazione biomeccanica (detta anche visita biomeccanica) che si esegue appunto applicando i principi della biomeccanica su un ciclista e la sua bicicletta.
Ipotizziamo che tu domani debba andare ad una cerimonia importante, desidereresti un vestito su misura o ti accontenteresti di un pantalone e una giacca stretta?
Perché in bicicletta non dovrebbe essere la stessa cosa? Se la bici ti va ‘stretta’ o pensi di non avere una posizione ottimale su di essa, il consiglio è quello di effettuare un’analisi biomeccanica per adattare la bici al tuo corpo e sfruttarne tutti i vantaggi.
C’è da dire che il dolore relativo alla pratica del ciclismo può derivare sia da uno scorretto posizionamento in sella sia da una problematica posturale latente che emerge nel momento in cui ci si mette in sella per un lungo periodo. Per entrambi i casi con la biomeccanica si trova una soluzione ottimale. Molti soggetti pensano che il dolore sia una parte inevitabile di questo sport e che alcuni dolori sono addirittura normali. Non c’è niente di più sbagliato. La bicicletta deve “fare solo bene” e non deve crearti nessun fastidio, ma poiché parliamo di bicicletta, di salute e di postura, c’è bisogno di una persona che si occupi di queste discipline a 360 gradi e che sappia effettuare una analisi biomeccanica in modo esaustivo: il biomeccanico.
Chi è il biomeccanico del ciclismo?
Il Biomeccanico nel ciclismo è colui che effettua una valutazione biomeccanica analizzando i tuoi parametri corporei per poi adattare la bici a quei parametri. In Bicicletta la posizione “uguale per tutti” non esiste, ci sono moltissimi parametri che il biomeccanico deve tenere in considerazione (sia della bicicletta che del suo guidatore) poiché ogni persona è diversa da un’altra. Deve fare le giuste valutazioni sul singolo (altezza, peso, altri sport praticati, eventuali problemi durante le uscite ecc.) e sulla bicicletta (altezza arretratezza e inclinazione sella, altezza e inclinazione manubrio, pedivelle ecc.) per ottenere il massimo rendimento e risolvere eventuali problemi.
Come in tutte le professioni anche per questa ci sono degli “abusivi”: persone che si proclamano biomeccanici solo perchè vanno in bicicletta o hanno vinto gare.
Per esercitare questa professione questo non basta, ci vuole una corretta conoscenza dell’anatomia corporea, della fisiologia, della fisica e della posturologia, poiché si va ad interagire con processi muscolari e articolari che possono essere compresi solo dopo anni di studi Universitari ed esperienza sul campo. Chi si improvvisa padrone di discipline che sono ancora oggi in pieno sviluppo può portare i suoi clienti incontro a problemi fisici anche gravi. È bene quindi, nel momento in cui si sceglie un biomeccanico, affidarsi a una persona competente e Laureata in Scienze motorie. La figura del dottore in Scienze Motorie infatti si colloca nell’ambiente sportivo e preventivo, con l’obbiettivo di incrementare la performance e migliorare l’efficacia del gesto tecnico.
Sono un Ciclista amatoriale, non ho particolari dolori. Dovrei fare una visita biomeccanica?
Ovviamente sì. Ti spiego perché attraverso un esempio: supponiamo che tu sia andato in negozio per comprare la tua nuova bicicletta. Puoi scegliere tra diversi modelli, come una bici da strada, una MTB, una gravel, una ibrida ecc. Il venditore, nel migliore dei casi, ti proporrà una bici “adatta al tuo corpo” calcolando la tua misura del cavallo (misura in cm della perpendicolare tra l’attaccatura delle gambe e il suolo) senza tener conto della tua conformazione fisica e di altri parametri corporei come la lunghezza delle braccia o l’altezza del busto.
Acquisterai quindi un telaio di taglia XS, S, M ecc. con il relativo assemblaggio. Le misure dei telai sono comunque valori estremi e generati per classi, per questo motivo se un ciclista ha le braccia più corte degli standard, o caratteristiche morfologiche non nella media le valutazioni si complicano e la scelta del telaio sarà improvvisata.
Quello che devi sapere è che oltre al telaio che ha una misura fissa, tutte le biciclette possiedono delle componenti modificabili proprio per adattarle al tuo corpo in tutte le circostanze e permetterti di avere massime prestazioni e comfort. Le componenti modificabili sono: sella, manubrio, pedivelle e pedali. Ora la scelta ricade su due fattori: regolare questi componenti a “sensazione” o secondo i principi di biomeccanica e con i giusti software utilizzati da uno specialista.
Ma io la uso solo per spostarmi. Perché dovrei fare una visita specialistica?
Oggi la bicicletta è utilizzata per vari scopi ed è vista come un mezzo salutare e “green”, per questo motivo oltre agli sportivi che si allenano, la bicicletta viene utilizzata per recarsi al lavoro, a scuola o all’ università, per andare a fare acquisti o per raggiungere un amico o un parente, quindi chi ne fa un uso giornaliero anche se per un breve tragitto, sul lungo periodo, potrebbe incorrere nelle stesse problematiche di chi pratica lo sport regolarmente.
In vista di quanto è stato detto, la panoramica della biomeccanica dovrebbe essere fruibile in tutti i negozi di ciclismo o nelle officine specializzate per permettere a chiunque di usufruirne e di trarne vantaggio.
Oltre il 50% dei ciclisti nel mondo ha avuto nell’ultimo anno un problema o un dolore durante l’uso della bici, e la maggior parte di questi infortuni sono dovuti a sovraccarichi articolari per via di posizioni scorrette.
La finalità della biomeccanica nel ciclismo è quella di garantire comfort nella posizione e efficienza nella pedalata e per il raggiungimento di questo scopo c’ è bisogno di avvalersi della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica per fornire al meglio un servizio mirato alla prevenzione e al benessere. Ovviamente, il corretto posizionamento in bici non fà “miracoli” se il problema è dovuto a cause non attribuibili alla bici, ma è fondamentale per limitare l’insorgenza di problematiche ed infortuni anche gravi. Quindi è bene affidarsi sempre a professionisti seri e qualificati.
Lascia un commento