La posizione corretta del ciclista su bici da strada è garantita solo quando si rispettano i parametri scientifici dei muscoli e della colonna vertebrale durante la pedalata. Questi dati sul corretto posizionamento in sella sono ormai noti e possono essere individuati durante una visita biomeccanica. Vediamo quali sono gli angoli che bisogna rispettare quando si pedala e i parametri scientifici da tenere presenti.
Quali sono e perché utilizzare i parametri della biomeccanica
La visita biomeccanica, il bikesitting o il test biomeccanico sono tutti sinonimi utilizzati per indicare un’analisi che viene effettuata su un ciclista. Quest’analisi ti dirà come raggiungere la posizione corretta in sella e come ottenere il massimo dalla bicicletta. La cultura scientifica dello sport ha fornito numerose ricerche con dati e parametri su cui basarsi. In questi parametri, i muscoli esprimono maggiore potenza sui pedali. In questo modo, le gambe, le braccia o il bacino non vanno incontro a lesioni di nessun genere. Questi criteri, espressi in gradi, sono gli stessi parametri su cui si basano i telaisti quando producono un nuovo modello. Se i telaisti, e quindi le case produttrici, già tengono conto di questi parametri, allora perché vengono eseguiti i test biomeccanici sui ciclisti amatoriali o sui professionisti ? Semplice! Perché modificare la posizione del corpo sulla bicicletta migliora la comodità e l’efficienza sui pedali. Per questo le case produttrici costruiscono le biciclette dando la possibilità di modificarne l’assetto, per adattarlo al corpo del ciclista.
Quali sono i parametri regolabili delle biciclette
Tutte le biciclette hanno i seguenti parametri regolabili, che permettono di raggiungere la nostra posizione corretta:
- Sella: avanzamento, arretramento, inclinazione, altezza.
- Manubrio: altezza, avanzamento, arretramento, inclinazione, altezza.
- Pedivelle: lunghezza.
- Pedali: spessore.
- Tacchette: la regolazione delle tacchette è fondamentale per la prestazione e la comodità in bicicletta e merita un approfondimento specifico.
Ad esempio, 5 gradi di inclinazione del manubrio incidono con un peso di 6kg sulla zona cervicale e sulla potenza espressa del 15% .
Non adattare il tuo corpo alla bici, ma adatta la bicicletta al tuo corpo
Ogni bicicletta ha la sua geometria e noi ci adattiamo ad essa cercando di raggiungere la posizione più comoda. Ma soluzioni fai da te approssimative come alzare la sella, inclinare il manubrio o cambiare le pedivelle non possono risolvere determinati problemi e possono causarne o aggravarne altri. La soluzione di alcuni problemi si ottiene solo con gli strumenti di precisione utilizzati oggi dai migliori biomeccanici.
Principali articolazioni coinvolte in bici da corsa
La posizione ideale sulla bici da corsa è caratterizzata da stabilità ed aerodinamicità, soprattutto se vengono percorsi numerosi chilometri mantenendo la stessa posizione. I punti da prendere in considerazione sulla struttura corporea per individuare gli angoli articolari e individuare la nostra posizione ottimale sono :
- polso (stiloide ulnare)
- gomito (epicondilo omerale)
- spalla (acromion)
- bacino (ala iliaca)
- femore (gran trocantere)
- ginocchio (emirima ileo tibiale)
- caviglia (malleolo laterale)
- mignolo del piede (quinto metatarso)
Una volta individuati, questi punti devono essere analizzati con i dovuti strumenti quando il ciclista si trova nel punto più basso della pedalata (punto morto inferiore). Naturalmente per la reperibilità dei punti c’è bisogno di una conoscenza approfondita dell’anatomia corporea e dei gradi di libertà dell’articolazione interessata.
Angoli antropometrici per la biomeccanica su bici da corsa
Per una posizione corretta, tutti questi punti dovrebbero avere un’ampiezza compresa nei seguenti parametri scientifici: Quando tutti questi punti misurano un’ampiezza compresa nei parametri scientifici, allora la posizione, facendo le giuste considerazioni, sarà corretta:
L’angolo della caviglia deve avere un’ampiezza compresa fra 120° e 130°
L’angolo del ginocchio deve avere un’ampiezza compresa fra 140° e 150°
L’angolo compreso fra femore e bacino deve avere un’ampiezza fra 130° e 140°
L’angolo della zona Lombare deve essere compreso fra 125° e 135°
L’angolo cervicale deve muoversi fra gli 85° e 95°
L’angolo del gomito 160° circa per la parte superiore manubrio, 170° circa sulle leve freno
Qual è il compito del biomeccanico
Nella maggior parte dei casi, dopo una prima analisi gli angoli non rispettano le misure. Dopo aver fatto le giuste considerazioni, il biomeccanico troverà l’assetto migliore della bici in base al corpo dell’atleta. Per far quadrare le misure e raggiungere l’assetto si può intervenire modificando i parametri che abbiamo citato precedentemente:
- Altezza della sella;
- posizione delle tacchette;
- spessori sotto il manubrio;
- avanzamento della sella;
- inclinazione del manubrio;
- lunghezza della pipetta;
- arretramento della sella;
- lunghezza delle pedivelle;
- spessore dei pedali;
- Inclinazione della sella.
Una volta modificate le giuste componenti e ottenuti i risultati desiderati, i muscoli esprimeranno maggiore potenza sui pedali, lavoreranno in modo efficiente e si attiveranno in modo ciclico, senza andare incontro a sovraccarichi. I tendini e i legamenti, inoltre, non si estenderanno eccessivamente mantenendo l’integrità delle articolazioni e della colonna vertebrale.
Attenzione: quando viene modificata anche una sola componente, cambieranno tutti gli angoli articolari, ad esempio la sola altezza della sella influisce sulla misura di tutti gli angoli e sulla potenza espressa sui pedali.
Gli standard che sono stati resi noti rappresentano la posizione ideale del ciclista in modo perfetto ed impeccabile. Poichè le caratteristiche fisiche e le biciclette cambiano da persona a persona, spetta al biomeccanico effettuare le giuste modifiche e trovare la giusta posizione per adattare la bicicletta al ciclista e allo stesso tempo rispettare le misure angolari scientifiche.
Quando rivolgersi a un biomeccanico
Oggi esistono molti tipi di biciclette da corsa (Aero, race, endurance ecc.) e le le esigenze dei ciclisti, anche amatoriali, sono sempre più elevate. I parametri per mantenere un equilibrio muscolare, evitare lesioni e risolvere le tecnopatie rimangono gli stessi, perchè rispettano la naturale flessibilità delle articolazioni dell’uomo e sono frutto di ricerche scientifiche applicate al ciclismo.
Nel caso si voglia acquistare una bici nuova, il test può essere eseguito per trovare la bicicletta con le geometrie più adatte e sulla quale gli angoli rientrano tutti nei parametri forniti. Puoi richiedere un test presso un centro o negozio specializzato o direttamente al tuo biomeccanico di fiducia, sia nel caso in cui devi acquistare una bici e non sai bene come orientarti, sia nel caso in cui possiedi già una bicicletta e vuoi migliorare la posizione su di essa.
ORESTE FRAZZONI
MI PIACEREBBE CONOSCERE UNA PERSONA COMPETENTE NELLA BIOMECCANICA PER STARE MEGLIO IN BICICLETTA.
SALUTI ORESTE FRAZZONI
Pasquale De Stefano
Do la possibilità a tutti di confrontarsi con me. Nella sezione “contatti” c’è: mail, telefono e tutte le sedi dove possiamo prendere un appuntamento. non esiti a contattarmi
Saluti Dott. Pasquale De Stefano
Gerardo
Salve buona sera, comincio col dire che sono un neofita nel settore bici. Ho acquistato una bici da corsa taglia m. Io sono alto 1,75, volevo capire un po’ di parametri per evitare di farmi male. Perché dopo tre uscite ho avvertito dolore ad un gomito, le dita del piede sx si addormentano e non riesco a posizionare perfettamente la sella, cioè la faccio su e giù di continuo. Se potrebbe darmi qualche dritta. La ringrazio
Pasquale De Stefano
Buonasera, Grazie per avermi contattato anche in privato. Sono contento di poterti accogliere alla mia sede di Salerno per poter effettuare l’analisi biomeccanica e risolvere tutti i problemi che mi hai elencato.
Mirko
Vorrei un parere dopo mezz’ora forse più mi si addormentano le braccia mi potresti consigliare dove sbaglio
Pasquale De Stefano
Salve, si dovrebbe calcolare la lunghezza dell’attacco e l’inclinazione del manubrio, poiché sono elementi fondamentali per la comodita’ e il lavoro delle braccia in bicicletta. Sia su bici da corsa che su MTB.