Sempre più persone, quando acquistano o possiedono una bicicletta, scelgono l’analisi biomeccanica presso un centro o un negozio specializzato, per migliorare la posizione in biciletta, godere dei relativi benefici ed evitare i problemi posturali.
In questo articolo ti spiegherò le varie fasi di una visita biomeccanica e di come questa è efficace su tutti i tipi di bicicletta per farti pedalare proteggendo le articolazioni e sfruttando la massima potenza dei muscoli. Inoltre potrai decidere di effettuarla presso uno dei nostri centri specializzati in Campania.
La corretta posizione in sella
Il ciclismo è conosciuto come uno sport o come un’attività che predilige solo l’allenamento delle gambe, ma non è proprio così. La maggior parte dei muscoli degli arti inferiori lavora in modo continuo per dare la spinta alla bicicletta tramite il gesto della pedalata, ma per mantenere la stabilità delle mani sul manubrio e cambiare direzione, lavorano anche i muscoli della parte superiore del corpo. Per questo motivo, quando si parla di pedalata non bisogna soffermarsi solo sulle gambe ma su tutti i muscoli del corpo.
La corretta posizione in bicicletta è data da un insieme di fattori strettamente collegati tra loro:
- Corretta stabilità di gambe e braccia in modo da non sovraccaricare la schiena
- L’attivazione di tutti i muscoli per non creare scompensi muscolari
- La massima potenza espressa sui pedali
- La comodità del ciclista
- Un buon assetto aerodinamico
Come si raggiunge l’equilibrio tra questi fattori?
L’analisi biomeccanica, meglio conosciuta come visita biomeccanica, ha come obbiettivo principale il corretto posizionamento in sella tramite la misurazione degli angoli articolari e della forza sprigionata sui pedali. Sulla bicicletta ogni articolazione del corpo (quella del gomito, del ginocchio, della caviglia e così via…) ha degli angoli di movimento che possono essere misurati. Quando questi angoli rientrano tutti nei parametri di riferimento scientifico, la forza sui pedali sarà massima e il rischio di infortunio minimo. Al raggiungimento di determinate angolazioni, infatti, i muscoli esprimono la massima potenza e si muovono senza rischiare lesioni e senza sovraccaricare la schiena, con conseguente comodità del ciclista e ottimale assetto aerodinamico. Esattamente i 5 fattori di cui abbiamo parlato prima.
Per misurare gli angoli delle articolazioni vengono utilizzate tecnologie e strumenti di precisione. Per modificare gli angoli si interviene invece sui parametri della bicicletta: manubrio, sella, pedali, pedivelle e tacchette. E’ doveroso sottolineare che modificando un singolo parametro cambieranno tutti gli angoli presi in considerazione ( angolo della caviglia, angolo del ginocchio ecc.) come se stessimo assemblando un puzzle.
È facile intuire che il movimento ciclico che si ripete per centinaia o migliaia di volte durante un’uscita, se non eseguito nel modo giusto, può causare un problema alle ginocchia, al bacino e alla colonna vertebrale. L’intento principale non è quello di soffermarci a curare le patologie più comuni dei ciclisti ma è prevenire l’insorgere di quest’ultime e sfruttare la potenza muscolare al 100% grazie alla Biomeccanica.
Il compito del biomeccanico (colui che esegue la vista biomeccanica) è di fornire il corretto posizionamento in sella rispettando tutti i princìpi che abbiamo elencato fin ora. Anche se ti sembra un concetto difficile, non preoccuparti, nei paragrafi successivi ti spiegherò passo per passo come viene eseguita una visita e ti sarà tutto più chiaro.
Come si svolge una visita biomeccanica ?
In bicicletta la posizione ‘uguale per tutti non esiste’ perché ogni telaio ed ogni persona ha delle misure e delle caratteristiche fisiche ben precise. Quando viene eseguita la visita biomeccanica si tiene conto della bicicletta e delle misure corporee per trovare la postura corretta. Per postura corretta in bicicletta si intende quella posizione che favorisce la relazione ottimale tra le parti del corpo, i muscoli e le articolazioni, come abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti. Modificando la posizione della sella, del manubrio delle pedivelle e dei pedali, si modificherà la postura sulla bicicletta con la conseguente attivazione di un muscolo piuttosto che un altro. Ad esempio una sella troppo bassa favorirà l’attivazione solo dei muscoli anteriori della gamba, una troppo alta attiverà di più i muscoli posteriori. La posizione corretta favorirà l’attivazione ciclica di entrambi.
Una visita eseguita correttamente ha bisogno di varie fasi poiché come abbiamo visto, sono molteplici i parametri da tenere in considerazione. Passiamo al fulcro della questione che farà luce su quanto detto fin ora in modo facile e diretto.
I costi di una visita biomeccanica
Durata 1 ora e 30 min circa
- Analisi Biomeccanica con software e sensori
- Analisi e regolazione delle tacchette delle calzature
- Regolazione bicicletta in base alle misure ottenute dall’analisi
- Rilascio scheda finale con misure e referto
- Eventuale primo controllo successivo gratuito
- assistenza 3 mesi
Durata: 2 ore circa
- Analisi Biomeccanica con software e sensori
- Analisi e regolazione delle tacchette delle calzature
- Monioraggio dei parametri di appoggio sella e lesione delle articolazioni
- Regolazione bicicletta in base alle misure ottenute
- Rilascio scheda finale con misure e referto
- Eventuale primo controllo successivo gratuito
- assistenza 6 mesi
Durata: 2 ore e 30 min circa
- Analisi Biomeccanica con software e sensori
- Analisi e regolazione delle tacchette delle calzature
- Monioraggio dei parametri di appoggio sella e lesione delle articolazioni
- Regolazione bicicletta in base alle misure ottenute
- Test di potenza e Wattaggio sui pedali prima e dopo l’analisi
- Rilascio scheda finale con misure e referto
- Eventuale primo controllo successivo gratuito
- assistenza 12 mesi
Oppure chiama al numero 📞 3471679433 per prenotare la tua visita
Quali sono le fasi di una visita biomeccanica?
Tutti i tipi di test si svolgono direttamente sulla bicicletta del del ciclista e con un abbigliamento sportivo adeguato per percepire il netto miglioramento della postura già durante le varie fasi. Per l’analisi biomeccanica si utilizzano: Telecamere ad alta frequenza, rulli da allenamento, marker luminescenti e software di video analisi installati su un pc adatto. La durata di una analisi biomeccanica, compresa di modifiche alla bicicletta, è di 1h circa. Nei casi di analisi più dettagliate e più approfondite è richiesto più tempo.
- Intervista iniziale: Prima di eseguire qualsiasi tipo di test è necessario conoscere il ciclista tramite una serie di domande volte ad individuare le condizioni fisiche, lo stile di vita e se ci sono preesistenti patologie da tenere in considerazione.
Le domande poste possono riguardare età, tipo di ciclismo praticato (strada, corsa, triathlon, MTB ecc.), eventuali altri sport praticati, lavoro svolto, problematiche riscontrare negli allenamenti, frequenze degli allenamenti e eventuali obbiettivi (migliorare le prestazioni, dolore specifico, gara imminente ecc.).
Questa intervista iniziale servirà per capire principalmente i punti su cui intervenire e il modo in cui intervenire.
Ad esempio: un ragazzo di 25 anni con tendiniti dovute agli allenamenti su bici da corsa necessiterà di un approccio diverso rispetto ad una ragazza della stessa età che presenta la stessa problematica utilizzando la bici per andare al lavoro tutti i giorni.
In entrambi i casi la visita biomeccanica risolve i problemi, ma l’approccio per le due persone sarà diverso.
- Posizionamento della bicicletta sui rulli da allenamento: Dopo che è stata fatta una panoramica generale sulle informazioni fornite dal cliente, si pone la sua bicicletta su dei rulli da allenamento in modo da avere una panoramica di osservazione chiara e fissa. Fatto ciò, si posiziona una telecamera ad alta frequenza (per avere immagini in movimento dettagliate e chiare) alla giusta distanza d’osservazione. Questi strumenti favoriranno il corretto utilizzo dei software di video analisi da parte dell’esaminatore, ovvero il Biomeccanico.
- Posizionamento dei marker: Quando gli strumenti sono posizionati nel modo giusto, viene chiesto al cliente di salire sulla bicicletta ed eseguire dei cicli di pedalata per 5 minuti. Dopo questo periodo di riscaldamento vengono posizionati dei marker sui punti cardine delle articolazioni coinvolte che chiameremo con nomi semplici:
- polso
- gomito
- spalla
- bacino
- femore
- ginocchio
- caviglia
- mignolo del piede
- Acquisizione video e analisi degli angoli: Quando sono stati posizionati i marker viene chiesto al cliente di ricominciare a pedalare per acquisire delle sequenze tramite telecamere ad alta frequenza. Le sequenze ottenute vengono trasferite al software per l’analisi dei dati ottenuti. Questo passaggio viene ripetuto più volte insieme alla fase successiva poiché ad ogni modifica dei parametri della bicicletta si modificheranno anche tutti gli angoli articolari.
- Regolazione dei parametri modificabili della biciclette: Una volta raccolti i dati analitici ottenuti dal software il biomeccanico analizzerà gli angoli articolari e interverrà sulla bicicletta apportando le dovute modifiche che riguardano:
- Altezza, inclinazione ed arretratezza del Manubrio
- Altezza inclinazione ed arretratezza della Sella
- Lunghezza Pedivelle
- Spessore dei Pedali
- Regolazione delle tacchette delle calzature
Dopo la modifica si riesegue l’acquisizione video per verificare i parametri ottenuti. Nel caso i risultati non sono soddisfacenti si prosegue alla modifica di altri parametri per il raggiungimento della posizione ottimale.
- Eventuali altri test: Con l’acquisizione delle immagini video e l’analisi tramite software si possono analizzare moltissimi altri parametri. Queste fasi che abbiamo descritto sono il fulcro della visita che consente di ottenere risultati più che soddisfacenti. Nel caso il cliente presenta problemi o esigenze particolari si possono fare dei test più approfonditi. Tra i più comuni troviamo:
- Tracciamento della traiettoria delle ginocchia durante la pedalata
- Traiettoria del malleolo
- Misurazione dei watt espressi
- Posizionamento millimetrico dell’asse sella-manubrio
Uno dei punti fondamentali che bisogna tenere in considerazione durante tutta la visita biomeccanica è la perpendicolare che va dalla rotula al centro asse del pedale.
Il ginocchio non deve superare questa linea nella fase di spinta (90°), altrimenti si possono avere dolore alle ginocchia e lesioni interne come l’usura della cartilagine articolare.
Nel caso in cui, nonostante le modifiche, non si riesca a rispettare questo parametro, il consiglio è di sostituire la bicicletta con una di taglia superiore. Questo test che oggi viene effettuato tramite software veniva eseguito anche prima dell’avvento delle nuove tecnologie con la tecnica del filo a piombo, proprio perché è uno dei punti cardine della postura e della salute in bicicletta.
Su quale bicicletta va fatta la visita biomeccanica ?
La visita biomeccanica può essere eseguita, ed è consigliata, su tutti i tipi di bicicletta. (Corsa,strada,MTB,gravel, da passeggio, enduro ecc…) Chiunque acquista una bicicletta lo fa con l’intenzione di pedalare perché, senza dubbio, la bicicletta fa bene, ma se viene utilizzata nel modo sbagliato può arrecare danni alla salute. Lasciando da parte gli sportivi, immaginiamo un avvocato, una studentessa o un professore, che utilizzano la bicicletta tutti i giorni per percorrere 5 km dall’abitazione al lavoro. Questo tragitto in bici, per 30 giorni, farà percorre 150 km. Per un anno ne farà percorrere 1800. Se la bici non è adatta al corpo di chi la utilizza, inutile dire che gli causerà problemi.
Quando deve essere effettuata una visita biomeccanica?
Mi sembra eccessivo dire che si dovrebbe effettuare una visita biomeccanica ogni anno, ma è consigliato soprattutto nell’ età della crescita per quanto riguarda i ragazzi e i bambini. La postura del corpo varia molto spesso in base all’ età, allo sport che pratichiamo e alle varie attività che svolgiamo giornalmente. Per prevenire qualsiasi problema, nel momento in cui si utilizza la bicicletta, è consigliato effettuare una visita annuale. Quando si inizia ad andare in bici si va sin dalla tenera età.
Chi di noi da piccolo non aveva una bici? Ad esempio quando avevo 12 anni, mio padre mi regalò una bicicletta con ruote da 22”/24” (consigliato dal rivenditore). Successivamente a 16 ho avuto in regalo una 26” senza alcuna considerazione della lunghezza del telaio, semplicemente il venditore basava la sua vendita in base alla grandezza delle ruote.
Purtroppo non c’è nulla di più sbagliato, il venditore spesso non ha nozioni sufficienti per consigliarti il giusto acquisto. Infatti sul mercato si trovano biciclette XL con ruote 26” e S con ruote 29”.
La visita dovrebbe essere solo la “rifinitura” dell’ acquisto di una nuova bicicletta, ma molto spesso soprattutto nel mondo dell’ usato, grazie alla biomeccanica molti scoprono di aver fatto un acquisto sbagliato. Nel caso in cui acquisti una bici nuova dovrebbe essere il negoziante a proportela, ma nel caso non fosse così, o acquisti una bicicletta usata puoi richiederla al tuo biomeccanico di fiducia.
Urbano
Volevo sapere se la visita biomeccanica va fatta prima di comprare la bici ? Per evitare di prendere una bici con misura sbagliata? O dopo aver preso una bici con misure consigliate dal rivenditore.
Pasquale De Stefano
Tutti i maggiori produttori di biciclette hanno un sito internet dove indicano le taglie del telaio e la rispettiva altezza del ciclista per cui è indicata quella taglia, a prescindere dal rivenditore, deve confrontare lei sul sito se effettivamente le stanno proponendo la taglia giusta, oppure chiedere al suo biomeccanico un consiglio se non è in grado di controllare. Solo dopo aver acquistato la bici va effettuata una visita biomeccanica. Quest’ultima ti permette di regolare la bici perfettamente ai parametri corporei, aumentando la potenza sui pedali, evitando infortuni e permettendo di pedalare in comodità per tanti chilometri.